Nuovo svincolo per la FiPiLi a Capanne, ecco le ipotesi progettuali dell’ex geometra del Comune






Già protocollato in Comune, l’obiettivo è quello di separare l’ingresso e l’uscita dalla superstrada rispetto alla Tosco Romagnola
Anche l’ex geometra del Comune di Montopoli interviene nel dibattito sul nuovo svincolo FiPiLi di Capanne.
In attesa che la Regione metta nero su bianco un progetto preliminare chiamato a risolvere i tanti problemi dell’area, Etelbo Arzilli, già responsabile tecnico del Comune dal 1968 al 2007, ha deciso di prendere cartografie, compassi e righelli per disegnare e suggerire una propria soluzione. Un progetto di massima, che con alcune varianti arriva a tre ipotesi di modifica (denominate A, B e C), con le quali Arzilli punta prima di tutto ad aprire un confronto di idee per trovare la migliore soluzione possibile, “per la quale – dice – valga davvero la pena di spendere”. È per questo che Arzilli ha già protocollato il suo progetto anche in Comune, oltre ad averlo consegnato al sindaco Giovanni Capecchi e tutti i capigruppo in consiglio comunale.
Risale al mese di maggio, infatti, la notizia che la Regione Toscana ha destinato un milione e 100mila euro alla sistemazione dell’uscita FiPiLi di Montopoli, di cui 200mila per il progetto preliminare. “Dato che se ne parla da un po’ – spiega Arzilli – all’inizio di giugno ho chiesto un incontro al sindaco per capire come stavano le cose. Credevo sinceramente di trovarmi di fronte un progetto esauriente, invece il sindaco mi ha mostrato solo un foglio in bianco e nero con una soluzione non convincente che secondo me, forse, rischia addirittura di aggravare ancora di più il peso del traffico per gli abitanti delle abitazioni vicine. Così alcuni giorni dopo ho invitato il sindaco sul posto per illustrargli e consegnargli le mie idee”.
Al centro della soluzione avanzata da Arzilli c’è prima di tutto la volontà di separare l’ingresso e l’uscita dalla FiPiLi rispetto alla Tosco Romagnola, con la creazione di una rotatoria sotto i piloni della superstrada, oppure nel campo immediatamente a sud della strada di grande comunicazione, in modo da poter creare una barriera anti rumore e antinquinamento a difesa della case, evitando il consueto giro pesca fino all’ingresso della provinciale Romanina e offrendo a chi arriva da via Musciano l’ingresso immediato in superstrada.
Ad oggi, infatti, chi esce dalla FiPiLi a Montopoli, dopo aver attraversato il cavalcavia va ad infilarsi sul tracciato della vecchia statale Tosco Romagnola (colorata d’azzurro nel progetto). Nella soluzione di Arzilli, invece, superato il cavalcavia si girerebbe subito a sinistra (è la strada colorata di arancione), fino a raggiungere il ponte di via Musciano sopra il torrente Chiecina ed arrivando così sotto i piloni della superstrada dove dovrebbe nascere una rotatoria.
“In pratica – spiega Arzilli – il ponte di via Musciano diventerebbe parte della corsia di uscita. Raddoppiandolo si potrebbe realizzare a fianco anche la corsia di accesso, che collegherebbe la rotatoria con il cavalcavia di ingresso in superstrada. In questo modo, nello spazio compreso fra l’ingresso della FiPiLi e la statale (la fascia colorata di verde) “si potrebbe realizzare una barriera naturale – suggerisce Arzilli – mediante arginatura con soprastanti alberature”.
La nuova rotatoria, invece (colorata di viola nel progetto), sarebbe collegata alla Tosco Romagnola da due appositi braccetti, oltre ad accogliere l’innesto di via Musciano per chi arriva da Marti (colore giallo) e l’ingresso alla fattoria di Varramista, la cui cancellata andrebbe arretrata di alcune decine di metri. “Fra le tre soluzioni – riprende Arzilli – quella che preferisco è la C, in cui la rotatoria, con un diametro di 60 metri, non si trova sotto i piloni della superstrada ma subito dopo, in modo da non sacrificare in alcun modo il parcheggio del bar La Rotonda”.
Nell’ipotesi di Arzilli, però, resterebbe tagliato fuori l’attuale sottopasso sotto il cavalcavia di ingresso alla FiPiLi, oggi strada di accesso obbligato per chi entra a Capanne o per chi arriva da Marti. In questo caso l’ex geometra del Comune ha immaginato di riservare la strada ai soli mezzi di soccorso, realizzando nel campo a fianco uno spazio di atterraggio per l’elisoccorso.
“È una soluzione che credo possa essere realizzata senza investimenti eccessivi” sottolinea il geometra, precisando che lo spirito della propria iniziativa nasce solo dalla volontà di contribuire in maniera costruttiva ad una questione importante e particolarmente sentita. “Non voglio mettere in difficoltà il sindaco – precisa – ma piuttosto aiutarlo a trovare la soluzione migliore. Perché se i soldi ci sono allora dobbiamo cercare di spenderli bene, aprendo un confronto di idee ed evitando soluzioni calate dall’alto”.