Niente vetro in centro e bar chiusi all’una: San Miniato regolamenta la movida

“I controlli ci sono stati ma non sono stati sufficienti a garantire il rispetto delle regole”
“I controlli ci sono stati, soprattutto in questa fase di sperimentazione che dal lockdown ci ha portato alle aperture, ma non sono stati sufficienti a garantire il rispetto delle regole e questo, in accordo con le forze dell’ordine, ha comportato la necessità di correre ai ripari con misure più stringenti”. Così da oggi 1 luglio e fino a nuovo ordine alla fine dell’emergenza sanitaria, in centro storico a San Miniato entrerà in vigore il divieto di somministrazione di bevande in bicchieri o bottiglie di vetro, mentre su tutto il territorio comunale i locali dovranno chiudere i battenti non oltre l’una di notte dalla domenica al giovedì e all’una e mezza il venerdì e sabato.
Il giro di vite del sindaco Simone Giglioli arriva dopo gli episodi di movida che si sono registrati nelle ultime settimane e che hanno visto una massiccia ed incontrollabile massa di persone affollare i locali fino a tarda notte, contravvenendo a quanto previsto dalla Fase due dell’emergenza covid 19. Episodi che avevano già portato lo Chalet a una scelta drastica (qui).
“Le riaperture – spiega il sindaco Simone Giglioli – degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande con la possibilità di acquistare sul posto, hanno portato una grande affluenza di cittadini in diverse parti del centro storico ma anche in altre zone. Questa affluenza ha riguardato in particolare i giovani ed ha reso impossibile il rispetto dell’obbligo del distanziamento fisico previsto dalle normative. Inoltre in molti non indossavano la mascherina e addirittura si scambiavano bottiglie o bicchieri, comportamenti non accettabili in una fase così delicata come quella che stiamo vivendo”.
“La riapertura degli esercizi di somministrazione – aggiunge la vicesindaco Elisa Montanelli – ha dato l’avvio ad un percorso condiviso con gli esercenti per verificare che venissero rispettati i comportamenti necessari durante questa fase emergenziale. E’ necessario regolamentare la situazione, attraverso chiusure anticipate, per tutelare gli spazi e permettere agli esercenti di svolgere il proprio lavoro in completa sicurezza. E’ anche necessario garantire la tutela degli spazi e il decoro attraverso il divieto di utilizzo di bottiglie e bicchieri di vetro, un modo per rendere più sicure le serate estive”.
Chi verrà sorpreso a trasgredire l’ordinanza di chiusura anticipata rischia una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro oltre alla chiusura dell’attività per 30 giorni, mentre violare l’ordinanza antivetro comporta il pagamento di una sanzione amministrativa che può andare da 25 a 500 euro.
“Il provvedimento – conclude il sindaco – si inserisce all’interno di una strategia condivisa con le associazioni di categoria per limitare gli eccessi della movida, al quale saranno affiancati controlli di concerto con le forze dell’ordine. Tali misure consentono maggiori controlli ed evitano la formazione di assembramenti fino a tarda notte, un modo per salvaguardare i cittadini e, insieme, tutelare l’attività ed il lavoro degli esercenti”.