Maturità 2020, via all’esame di Stato. Tutti ammessi: solo orale e in modalità anti-Covid






I maturandi nelle scuole di San Miniato sono 268
L’ultima notte prima degli esami è passata, probabilmente insonne per molti, ma stamattina, anche nelle scuole di San Miniato, i primi candidati hanno già sostenuto l’esame di maturità 2020. Alle consuete preoccupazioni dell’esame di Stato si aggiungono quelle di una prova rivoluzionata, con molte differenze rispetto agli anni scorsi dovute all’esigenza di svolgere un esame in modalità anti-Covid. All’istituto tecnico Cattaneo ci sono 168 studenti che sosterranno la prova mentre al liceo Marconi sono 118 gli ammessi all’esame di Stato suddivisi tra 56 maschi e 62 femmine.
Cadono le prove scritte, che vengono sostituite interamente da un orale da 60 minuti diviso in cinque parti. Ciascuna parte intende verificare le conoscenze e competenze che gli studenti avrebbero dovuto dimostrare negli scritti e, in più, ci saranno le domande sull’alternanza scuola lavoro e sulla cittadinanza e Costituzione. La commissione quest’anno sarà composta dagli insegnanti interni, a eccezione del presidente che sarà esterno. L’altra novità piuttosto rilevante è che sono tutti ammessi: anche chi ha molte insufficienze può sostenere la prova a prescindere dalla loro gravità.
Modalità inedite anche per le distanze da mantenere: non ci saranno quest’anno i gruppi di amici ad assistere. Si entra uno alla volta, a distanza di un’ora, e accompagnati soltanto da una persona. Ingressi e uscite separati, mascherine e distanza dalla commissione.
La prima parte si concentra sulle materie di indirizzo: per queste gli studenti dovranno presentare un elaborato che è stato concordato con i docenti e che hanno consegnato entro il 13 giugno. A ogni studente è stato affidato un tema diverso e questa parte della prova andrebbe a sostituire il secondo scritto. Infatti, le materie sono matematica e fisica per lo scientifico, greco e latino per il classico, economia e diritto per gli istituti tecnici.
Da lì, dopo la discussione dell’elaborato, si passa alle altre discipline. L’analisi del testo, che sostituisce la prima prova, sarà svolta su una delle opere studiate in classe o in teledidattica. Non ci sarà, quindi, la tradizionale scelta dei temi tra quello storico, di attualità e altre tracce ancora.
Il test interdisciplinare per allenarsi a fare connessioni e intrecci tra temi e materie non sarà affidato alla busta, come per l’anno scorso. I collegamenti saranno richiesti direttamente dalla commissione in sede d’esame. Per i più grandi, questa è la parte dell’esame che va sostituire la “vecchia” terza prova, che era già stata superata l’anno scorso con la busta. I collegamenti possono partire da un concetto, da un autore, da un avvenimento per poi essere sviluppati nella maniera più completa possibile dai candidati.
La quarta parte dell’esame riguarda i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, cioè quella comunemente chiamata alternanza scuola-lavoro. Anche in questa fase, gli studenti presenteranno un elaborato che può essere anche supportato da materiale multimediale per spiegare le mansioni e le finalità dell’ente con cui hanno collaborato. Tuttavia, a causa del Covid-19, alcuni non hanno potuto terminare o addirittura nemmeno iniziare la loro esperienza. In tal caso, la commissione dovrà “valorizzare il patrimonio culturale della persona a partire dalla sua storia professionale e individuale”, come recita l’ordinanza del ministero dell’istruzione.
Infine, l’esame si chiuderà con la parte dedicata a cittadinanza e costituzione: diritti e doveri del cittadini rimanendo sempre sui temi trattati in classe o in teledidattica.
La maturità a San Miniato
Nelle due scuole superiori di San Miniato sono in tutto 286 i maturandi. I due dirigenti, Gennaro della Marca per il Marconi e Alessandro Frosini per il Cattaneo sono entrambi impegnati in commissione esterna.
Una prima mattinata tranquilla al Marconi: “I ragazzi si sono tranquillizzati– ha detto Anna Brotini, vicepreside del liceo -, si sono resi conto di com’è il nuovo esame. Le commissioni stanno lavorando bene e viene fuori la prepazione dei nostri studenti, senza un’eccessiva ansia. Certo, manca la parte dei festeggiamenti, manca avere la classe accanto nell’ultimo momento dopo cinque anni passati insieme.
Ma d’altra parte vanno rispettate le modalità anti-Covid: dopo ogni esame c’è la sanificazione delle aree toccate dai candidati, quindi il banco e la sedia, il mouse per le proiezioni e tutto ciò che viene a contatto con gli studenti.
L’obiettivo, anche negli ultimi mesi, è sempre stato lo stesso: cioè di preparate bene i ragazzi. Non è stato facile perché si è saputo dopo che le prove scritte non ci sarebbero state, ma non sapevamo che modalità avrebbe avuto la maturità quest’anno. Si sono creati legami diversi con i ragazzi: siamo entrati nelle loro case e gli studenti sono entrati nelle nostre, si è approfondita la conoscenza in un modo che prima, in aula, non c’era. Ci si rende conto delle difficoltà che possono esserci, non tutti hanno computer a disposizione per tutti i membri della famiglia.
Ci sono molte novità quest’anno – ha aggiunto Brotini -: a partire da come viene calibrato il punteggio finale. Infatti, con una votazione di 60 sulla base dei crediti e 40 sull’esame finale viene dato molto più peso rispetto agli anni scorsi all’intero percorso di studi. L’ammissione delle insufficienze non è del tutto una novità: l’anno scorso si ammetteva con una insufficienza se lieve, quest’anno invece sono ammessi tutti a prescindere dal numero di insufficienze e dalla gravità”.
“Ho visto uscire ragazzi soddisfatti – queste le impressioni del primo giorno del vicepreside del Cattaneo Giovanni Casalini – le commissioni hanno cercato di mettere a loro agio gli studenti nonostante le modifiche. Anche le norme del distanziamento sono state scrupolosamente seguite anche grazie al presidio della Croce Rossa all’interno della scuola.
L’esame – come ha spiegato Casalini – parte da un elaborato sulle materie di ciascun indirizzo concordato con i docenti del consiglio di classe che hanno dato degli argomenti a ogni studente. Da questa base si parte per poi toccare varie discipline.
Sono stati costruttivi questi mesi, diversi, ma non tutto il male viene per nuocere. Abbiamo imparato cose nuove: prima di tutto conoscenze informatiche che prima non avevamo e poi anche in futuro sarà possibile utilizzare le tecnologie nel normale uso quotidiano.
Se dovessi dare un consiglio a tutti maturandi che nei prossimi giorni sosterranno la prova direi di stare tranquilli perché l’esame è solo la parte conclusiva di un percorso iniziato cinque anni fa. E quest’anno viene dato più peso al percorso scolastico e meno all’emotività del momento”.
Anche il sindaco, Simone Giglioli, ha augurato ai ragazzi e alle ragazze che nei prossimi giorni sosterranno la prova di veder soddisfatte le proprie aspettative. “Una prova – ha detto Giglioli affrontanta in un periodo davvero particolare, ma, se vissuta con profondità, una prova che può risultare utile e positiva come non mai”.