“Riorganizzare in una logica di rete, nessun depotenziamento” all’ospedale di San Miniato

“Il dibattito sul Degli Infermi è divenuto questione campanilistica. Bisogna garantire la sicurezza sanitaria e dei malati”
“Il trasloco dell’ambulatorio di ostetricia dell‘ospedale di San Miniato di cui era già programmato lo spostamento nella Casa della salute di San Miniato Basso è stato anticipato solo per ragioni di inidoneità degli spazi e non ha nulla a che fare con un presunto depotenziamento perché, a monte, c’è un progetto di riorganizzazione dell’assetto sanitario cittadino e territoriale“. Lo spiega il sindaco di San Miniato Simone Giglioli dopo i rilievi della Lega (qui).
“Il nostro ospedale ha permesso di gestire con grande professionalità degli operatori questa fase epidemica e ha garantito un’adeguata assistenza sanitaria a tutto il territorio di riferimento. Penso, ad esempio, all’attività dialitica anche per pazienti affetti da infezione da covid 19 che, grazie al costante impegno degli operatori, è sempre stata garantita. Adesso la struttura sta lentamente tornando a svolgere la propria attività sanitaria a pieno regime: alcuni servizi di radiologia, la riabilitazione, i prelievi e il poliambulatorio in questa fase fortemente rafforzato, in più arriveranno andrologia, ecovascolare, ortopedia e visite di valutazione per endoscopia. L’ambulatorio ostetrico è stato trasferito, ma sono rimasti quelli con le ecografie ginecologiche.
Portare in un altro spazio l’ostetrica, ha permesso di poter partire in modo ottimale con lo screening del pap test, esame che può prevedere la presenza di molte persone in pochi spazi e, in fase Covid, si è reso necessario poter avere a disposizione ulteriori spazi. Il nostro ospedale, lo ricordo, è alloggiato in un palazzo storico del centro dove, come si può ben immaginare, non sono pensabili modifiche e ammodernamenti degli spazi che l’attuale normativa sanitaria richiederebbe.
Per garantire quindi un’assistenza sanitaria in sicurezza e nel rispetto delle regole, si è reso necessario trasferire alcuni posti della dialisi in modo da ‘alleggerire’ la nostra struttura e permettere ai pazienti la giusta e necessaria assistenza. Il dibattito sull’ospedale degli Infermi è ormai divenuto una questione campanilistica che finisce per non prendere in considerazione la necessità di garantire la sicurezza sanitaria e dei malati, aspetti che, come abbiamo visto anche durante l’emergenza Covid, diventano fondamentali. La salute pubblica è un bene primario che questa amministrazione ha intenzione di garantire, prima di ogni altra cosa”.
“Dal punto di vista dell’organizzazione dei servizi sul territorio – precisa Franco Doni, direttore Società della salute Empolese Valdarno Valdelsa – stiamo proseguendo ad attuare le linee programmatiche sottoscritte nel 2016 tra i sindaci e l’azienda sanitaria, cercando di contemperare le modalità di erogazione dei servizi conseguenti all’emergenza covid e il bisogno di una distribuzione degli stessi che tenga conto dei singoli contesti territoriali, in una logica zonale, allocando le attività secondo criteri di adeguatezza e di fruibilità da parte dei cittadini.
A livello del territorio comunale di San Miniato bisogna ricordare che è in corso la selezione per l’individuazione di un immobile da destinare a Casa della Salute a San Miniato Basso, che potrà bene integrarsi con le altre unità di offerta, come quella dell’ospedale Degli Infermi, in una logica di rete”.