Global service e Avr, continua il rapporto con la Metrocittà Firenze

10 giugno 2020 | 21:37
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Global service e Avr, continua il rapporto con la Metrocittà Firenze

La Lega chiede “la convocazione della Commissione di controllo”, Forza Italia invita “a passare al vaglio le gestioni operative”

“Ad oggi, il procedimento giudiziario non si configura quale causa di risoluzione del contratto“. Global service e Avr quindi, continueranno quindi a occuparsi della FiPiLi. La Città metropolitana di Firenze lo ha deciso dopo che è arrivata la comunicazione da parte di Avr sulla situazione dell’indagine (qui).

“Come annunciato – spiega la Metrocittà – la società Avr oggi 10 giugno ha inviato alle stazioni appaltanti con cui ha contratti in essere, tra cui il Comune e la Città Metropolitana di Firenze, una nota relativa alla situazione a seguito dell’indagine in corso a Reggio Calabria. La comunicazione è stata attentamente analizzata dagli uffici.

Per quanto noto ad oggi, il procedimento non si configura quale causa di risoluzione dei contratti in corso, anche ai sensi dell’articolo 80 del Codice dei Contratti Pubblici (quello che stabilisce i motivi di esclusione di un operatore economico o un suo subappaltatore dalla partecipazione a una procedura d’appalto o concessione). In dettaglio, gli uffici evidenziano che con provvedimento del Tribunale di Reggio Calabria l’azienda Avr è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria per un periodo di sei mesi, con la nomina di un collegio di tre amministratori.

A questo collegio è affidato il compito di presentare al giudice, entro 30 giorni, una relazione sulle attività da svolgere ai fini di mettere in atto il programma di bonifica previsto dall’articolo 34 del Decreto Legislativo 159/2011 (questa norma prevede che l’amministratore giudiziario individui e ponga in atto un programma di sostegno e di aiuto alle imprese per la rimozione delle situazioni di fatto e di diritto che hanno determinato la misura).

Inoltre da evidenziare che nei confronti della società non sono state adottate né misure interdittive né misure conservative del patrimonio e che il consiglio di amministrazione in carica alla data della misura continuerà a gestire e amministrare la società, affiancato dal collegio degli amministratori giudiziari, garantendo l’operatività e la continuità dell’attività aziendale.

Da sottolineare poi che la comunicazione ricevuta dalla società risulta sottoscritta, per conferma, da un rappresentante del collegio degli amministratori giudiziari”.

Paolo Gandola

“Ci auguriamo – ha detto il consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento Paolo Gandola – che si faccia subito piena luce sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolta Avr con la quale è in essere il contratto di global service per la FiPiLi. Quanto emerso finora è drammatico e sconvolgente ed occorre valutare ogni azione possibile per tutelare l’ente metropolitano.

Invito pertanto la Citta Metropolitana ad essere maggiormente vigile con le aziende con le quali sono in essere contratti di servizio nonché a passare al vaglio le gestioni operative di Avr sul territorio metropolitano e valutare con estrema celerità l’opportunità di continuare ad intrattenere rapporti con l’azienda alla luce dei fatti che man mano saranno accertati dall’autorità giudiziaria”.

Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa

“In questo momento – dichiarano i consiglieri metropolitani della Lega del gruppo Centrodestra per il cambiamento Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa – la vicenda che sta coinvolgendo la società Avr, che tra le altre cose ha in gestione il global service della FiPiLi, ci porta come consiglieri metropolitani a dover chiedere immediatamente di interrompere qualsiasi rapporto tra la suddetta e la Città Metropolitana di Firenze. Quando si parla di mafia, non ci si può permettere esitazioni.

Il bene della tutela della società e dell’integrità del sistema da qualunque possibilità di infiltrazione mafiosa deve prevalere su qualsiasi altra considerazione, di pur apprezzabile prudenza amministrativa. In simili situazioni dobbiamo anteporre la garanzia di difendere le istituzioni democratiche da possibili ingerenze di associazioni criminali strutturate. Chiederemo la convocazione della Commissione di controllo al presidente Claudio Gemelli per una visione approfondita su tutti i contratti e gli affidamenti. Confidiamo in una immediata convergenza di tutte le forze politiche sulla nostra posizione. Qui non è solo un caso di trasparenza, è una caso di legalità di grande rilievo”.

Per i consiglieri, l’amministrazione della Città Metropolitana e in primis il sindaco metropolitano “debbono portare subito avanti questa azione di controllo. Come in eventuali casi futuri, per qualunque compagine si trovasse in una tale situazione fino a totale accertamento da parte dell’autorità giudiziaria di piena estraneità alle accuse, è necessaria la sospensione dei rapporti in via cautelativa”.