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Centri estivi in Valdera, la proposta messa a punto dall’Unione

7 giugno 2020 | 17:13
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Centri estivi in Valdera, la proposta messa a punto dall’Unione

Ingressi scaglionati e triage per l’accoglienza

Ingressi scaglionati, un triage per l’accoglienza, misure puntuali sull’igiene e sulla pulizia, il lavoro in piccoli gruppi con più educatori che gestiranno un numero di bambini molto più ridotto rispetto alla norma. Queste le misure approvate con una delibera dello scorso 3 giugno e le linee di indirizzo per l’apertura dei centri estivi nei 17 comuni che fanno parte della Conferenza educativa della Valdera.

Un servizio richiesto da molte famiglie, ma che dovrà essere svolto nel rispetto delle disposizioni contenute nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio e dell’ordinanza regionale 61 del presidente Enrico Rossi.

Da tempo, dopo la rilevazione dei bisogni sottoposta alle famiglie interessate, la presidente dell’Unione ValderaArianna Cecchini, e gli altri rappresentanti della Conferenza zonale avevano espresso la volontà di adoperarsi per offrire servizi come i centri estivi ai propri cittadini, ma per mettere in campo questa attività serviva un quadro certo di regole, arrivato solo poco più di una settimana fa.

Il tempo di studiare le disposizioni ed ecco la proposta che arriva dai 17 comuni della Valdera per recuperare il protagonismo dei bambini e delle bambine e la loro socializzazione, bruscamente interrotta dalla pandemia, e per valorizzare e implementare l’educazione all’aperto.

Le regole dei centri estivi, dettate dall’esigenza di seguire pedissequamente le disposizioni del Dpcm, sono stringenti e volte a fare in modo che i bambini possano giocare in assoluta sicurezza e adeguatamente sorvegliati dagli educatori.

Il Cred Valdera si occuperà della formazione degli operatori e, sostanzialmente, il progetto che prevede anche azioni di carattere didattico ed educativo potrà essere presentato al Suap dell’Unione, nel rispetto del protocollo e delle linee di indirizzo contenute nella delibera, da realtà associative, sportive o privati che operano nel settore. Tutto il personale che opererà nei centri estivi sarà sottoposto a test sierologico e ogni giorno ai bambini sarà misurata la temperatura.

Un grande lavoro rispetto al quale la Conferenza educativa della Valdera non si è tirata indietro come conferma la presidente, Arianna Cecchini: “Abbiamo agito tempestivamente – ha detto Cecchini – per offrire a tutte le famiglie il servizio dei centri estivi. In breve tempo abbiamo cercato di recepire le disposizioni per inserirle nelle nostre linee di indirizzo. Abbiamo cercato di offrire il massimo supporto possibile agli enti comunali anche grazie all’impegno del Cred Valdera e della struttura dell’Unione. Ci sarebbe piaciuto estendere i centri anche alla fascia di età 0-3 anni, purtroppo solo mercoledì 3 Giugno sono arrivate indicazioni in questo senso dal governo, quando la nostra proposta ormai era già stata preparata”.