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San Miniato riparte dal turismo esperienziale, ecco il pacchetto ‘Caccia al tartufo’

5 giugno 2020 | 11:03
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La scommessa di Villa Sonnino e Savitar per superare l’impatto del lockdown

Ripartire dal tartufo e da dove se non da San Miniato? Questo è il motto e lo spirito che Villa Sonnino e Savitar tartufi hanno seguito per elaborare un nuovo pacchetto di turismo esperienziale. È stato presentato ieri sera (giovedì 5 giugno) nella magnifica dimora storica di Villa Sonnino a San Miniato, il pacchetto Caccia al tartufo, un fine settimana immerso nei luoghi e nei sapori del tartufo sanminiatese.

Nel pacchetto sono compresi pernottamento a Villa Sonnino, colazione, cena, degustazioni e aperitivo, caccia al tartufo guidata da un tartufaio esperto con il cane nel Parco del Tartufo e visita dell’azienda Savitar e della villa cinquecentesca sulle colline di Cigoli. Insomma, una proposta che ha come punto forte il connubio perfetto tra aspetti enogastronomici, paesaggistici e storico-culturali, tutto a chilometro zero. Il costo del pacchetto è di 89 euro.

L’evento di ieri sera aveva tutto il gusto della ripartenza, una riapertura dei flussi turistici che si accompagna a quella dei confini regionali. Ma a San Miniato il mese di giugno segna anche un’altra grande riapertura: quella della stagione del tartufo estivo, il primo giugno. E così, approfittando del caso e delle date, un gruppo di aziende – tra le più prestigiose del territorio – hanno deciso di reinventarsi e dare un impulso che parta dal basso, ma comunque “aperto ad altri attori”. A tagliare il nastro ideale c’era Stefano Ciuoffo, assessore regionale al turismo, Cesare Andrisano di Villa Sonnino, Claudio Savini di Savitar e Delio Fiordispina, presidente di San Miniato Promozione.

Anche se, per dirla con le parole di Fabrizio Mandorlini che ha curato l’evento, “molti comuni sono ancora in lockdown e non riescono a mettere in moto la macchina organizzativa”, il comune di San Miniato ha scelto comunque di dare un segnale di presenza e di vicinanza alle imprese che si danno da fare per il rilancio. Erano presenti ieri sera anche l’assessore e vicesindaco Elisa Montanelli e il sindaco Simone Giglioli. “La vicinanza al tessuto economico è fondamentale – ha detto Giglioli -. Quello del settore alberghiero e della ristorazione in particolare è un comparto che non solo è stato fermo per due mesi, ma anche al momento della riapertura non è possibile ripartire a pieno regime. Serve investimento sulla promozione e questo lo fanno anche le singole aziende, non lo fa solo il comune”.

L’apprezzamento arriva anche dalla Regione. “La mia prima uscita dopo tre mesi di videoconferenze – ha detto l’assessore Ciuoffo – in un posto simbolo della Toscana, sede dell’eccellenza. La ripartenza è percepibile: all’inizio la pensavamo limitata solo ai toscani, poi abbiamo pensato a un turismo nazionale con la riapertura degli spostamenti tra regioni, ma io sono ottimista e vedo che l’interesse del turismo internazionale si sta riaffacciando nel nostro luoghi simbolo, e San Miniato è uno di questi. Abbiamo perso oltre il 50 per cento delle prenotazioni a livello nazionale, ma il dato che ci deve confortare è che ci sono anche quelli che hanno deciso di rimandare o confermare. Strutturare la nostra narrazione in questo modo è un elemento di competitività che dobbiamo portare a sistema”.

Il Parco del tartufo, dove i turisti saranno accompagnati durante la ricerca, è un ambiente naturale adiacente alla Villa che ricrea le stesse caratteristiche del bosco tartufigeno. “Noi di Villa Sonnino e Claudio di Savitar – ha spiegato Cesare Andrisano – siamo stati i primi a ideare il parco del tartufo. Qui a San Miniato abbiamo il 23-25 per cento della raccolta in tutta Italia e serve una narrazione”. Il lockdown senz’altro ha avuto un duro impatto anche per l’hotel: “Ieri dopo tre mesi – ha continuato Andrisano – eravamo completi per la prima volta. Questo vuol dire che le aziende del comprensorio hanno cominciato a muoversi. Stanno ripartendo anche le prenotazioni online, ma avevamo matrimoni anche da Giappone e Stati Uniti che abbiamo cancellato o rimandato”.

Il pacchetto Caccia al tartufo, tuttavia, non basta: i clienti bisogna andare a prenderli. “Andremo a cercare clienti – ha detto Andrisano – in due momenti: il primo è un tramonto al tartufo sul mare di Pietrasanta con aperitivo e musica, il secondo sarà a Punta Ala”. Poi alcuni numeri: “Negli ultimi 10 anni abbiamo raddoppiato il numero dei turisti in questo territorio. Secondo gli ultimi dati Istat del 2019 abbiamo avuto un incremento del 42 per cento delle presenze. Questo grazie ai ristoranti, agli agriturismi e bed and breakfast sanminiatesi. Dobbiamo superare questi mesi con fatica e preoccupazione ma ce la metteremo tutta. Devo dire anche che mai abbiamo avuto una stampa così vicina”.