Agevolazioni sulle imposte e centri estivi: il bilancio di Santa Croce sull’Arno

3 giugno 2020 | 12:44
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Agevolazioni sulle imposte e centri estivi: il bilancio di Santa Croce sull’Arno

Deidda: “Speriamo di non dover ritoccare i conti in maniera drastica nei prossimi mesi”

La pandemia da Covid-19 ha fatto slittare i tempi e ha modificato pesantemente alcune voci, facendo aumentare le spese dei servizi e diminuendo le entrate. Lunedì primo giugno il consiglio comunale di Santa Croce sull’Arno ha approvato il bilancio di previsione 2020.

“Sono orgogliosa – ha dichiarato il sindaco Giulia Deidda – di aver fatto alcune scelte che rappresentano il senso profondo del fare politica: fare attenzione a chi si trova più in difficoltà, sostenere dove c’è stata una crisi e avere fiducia nelle capacità e nella volontà dei cittadini, dei professionisti, delle imprese”.

Nel bilancio di quest’anno ci sono risorse dedicate all’emergenza. “Un esempio tra tutti – ha spiegato Deidda – la scelta di mettere a disposizione complessivamente 70mila euro per le attività commerciali che hanno dovuto restare chiuse per tre lunghi mesi, mesi in cui, vale la pena ricordarlo, ci sono stati l’inizio della primavera e la Pasqua, che rappresentano grandi occasioni per gli acquisti delle famiglie. Abbiamo poi istituito una procedura semplificata per richiedere suolo pubblico gratuito da parte delle imprese del settore alimentare. Ci sembra un segnale concreto per incentivare la prevenzione e il rispetto delle regole e promuovere la socialità, che non va demonizzata, ma sostenuta. Per tutte le aziende abbiamo prorogato i termini di pagamento al 31 luglio del canone Impianti pubblicitari e del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche che non subiscono variazione per quanto riguarda le tariffe per coloro che non rientrano tra le attività agevolate”.

Un’altra scelta importante sono le risorse dedicate ai centri estivi. “Una scelta strategica – ha detto il sindaco – che ha visto impegnare oltre 130mila euro di risorse, perché se non diamo una fase due anche ai più piccoli ci dimentichiamo del nostro futuro, e non possiamo permettercelo. Abbiamo previsto tariffe invariate per le imposte comunali. Aumentare le tasse in questa fase sarebbe stata una scelta deprimente per tutta l’economia. L’addizionale Irpef è ancora basata su scaglioni in base al reddito con l’esenzione a 13mila euro per pensionati e lavoratori dipendenti, e le attività commerciali e di servizio alla persona che hanno dovuto chiudere durante il lockdown non dovranno pagare, per quel periodo, la Tari, l’imposta sui rifiuti. Questo ha significato aumentare di 60mila euro, arrivando così a 90mila il capitolo che finanzia le agevolazioni Tari.

Non abbiamo risparmiato un centesimo sulle misure di prevenzione per gli ospiti della Casa di Riposo Meacci. I risultati li abbiamo visti, perché la nostra RSA ha registrato zero casi positivi.

Il bilancio prevede nella parte degli investimenti manutenzioni straordinarie per le nostre scuole, per le strade e altre infrastrutture. Interverremo sulle Pascoli, su Poggio Fiorito, sulle Banti. Altri lavori pubblici importanti sono previsti sul centro educativo Maricò, sul palazzetto dello sport, sul campo sportivo Masini. Non ci siamo dimenticati di portare avanti innovazione e tecnologia, prevedendo spese per la videosorveglianza e per investimenti informatici.

Questa è una manovra che cerca anche di andare incontro alla ripresa delle attività. Dare ossigeno all’economia, in questa fase, è cruciale. Per questo il bilancio prevede, per la prima volta, la rinegoziazione di alcuni mutui e la sospensione di alcuni pagamenti con gli istituti di credito per liberare risorse da destinare ai servizi per far fronte all’emergenza, soprattutto con lo sguardo rivolto al sostegno che con molta probabilità ancora dovremo spendere per supportare i cittadini e non dover operare tagli ai servizi. Il nostro obiettivo, infatti, è stato ancora una volta quello di mantenere tutti i servizi esistenti, soprattutto quelli dedicati a scuola, cultura e sociale, senza fare ritocchi alla tariffe”.

“Spero – conclude il sindaco – che non dovremo ritoccare i nostri conti in maniera drastica, nei prossimi mesi. E spero che anche le istituzioni sopra di noi facciano la loro parte. Se riusciremo a coordinare l’azione amministrativa e politica, sono convinta che potremo lasciarci alle spalle la parte più difficile di questa emergenza, che ci ha colpiti umanamente ed economicamente, ma che non ci toglierà la voglia di ricominciare, la voglia di essere più forti di prima e soprattutto, per quanto ci riguarda, la voglia di continuare a costruire la Santa Croce sull’Arno che abbiamo immaginato di restituirvi nel 2024: ancora più bella e ancora più giusta”.