“Ci hanno dato tanto e non voglio vederle a terra”: mascherine nuove a chi porta quelle usate

L’iniziativa della ferramenta Salvadori contro spreco e degrado
Cinque mascherineusate in cambio di altrettante mascherine nuove, distribuite gratuitamente fino ad esaurimento scorte. È così che la nota ferramenta Salvadori di Santa Croce sull’Arno ha deciso di ‘far fuori’ le tante mascherine accumulate nel pieno dell’emergenza, offrendo un servizio ai cittadini ma soprattutto un regalo all’ambiente, per ricordare a tutti di non gettare le mascherine dove capita.
Nella giornata di domani 22 maggio e in quella di sabato 23, infatti, chiunque si recherà al gazebo allestito di fronte al negozio di via del Bosco, portando con sé cinque mascherine usate, riceverà in cambio gratuitamente una bustina con cinque mascherine chirurgiche in tessuto non tessuto. “L’idea mi è venuta qualche giorno fa andando a correre – racconta il titolare Alessandro Salvadori – quando ho visto un sacco di mascherine gettate a terra agli angoli delle strade. E la cosa mi ha dato molto fastidio”.
Fin dall’inizio dell’emergenza, infatti, l’attività di via del Bosco ha fatto delle mascherine il proprio cavallo di battaglia, non solo attraverso la vendita quotidiana ai clienti, ma soprattutto con le tante donazioni a ospedali, associazioni e istituzioni pubbliche, grazie anche alle donazioni di privati e aziende che hanno voluto contribuire all’iniziativa della ferramenta.
“Le mascherine ci hanno dato tanto – aggiunge il commerciante – sia in termini di visibilità sia perché ci hanno permesso di non chiudere mai. Così abbiamo pensato a questa iniziativa. Un’idea che ovviamente non avrà per noi alcun ritorno economico, se non forse dal punto di vista pubblicitario, ma che vuole essere prima di tutto un richiamo alla civiltà”.
Tutte le mascherine usate che saranno portate alla ferramenta verranno stoccate, sterilizzate e quindi smaltite nell’indifferenziato come prevede la normativa. In cambio si riceveranno le classiche mascherine in tnt di uso quotidiano, del tutto analoghe a quelle distribuite in farmacia da alcune settimane. “È anche un modo per chiudere idealmente lo sforzo portato avanti in questi ultimi mesi – conclude Salvadori – nella speranza di tornare gradualmente alla normalità”.