Cossan sulla spazzatura in strada: “Accuse di una gravità inaudita”

“Invitiamo i santacrocesi a distinguere il buon grano dal cattivo o dalla paglia”
“Non siamo ancora usciti dalla pandemia covid 19 che dobbiamo, in quanto comunità, subire gli attacchi di un altro tipo di virus”. Lo dice il presidente CossanOumar Dieng dopo aver letto la lettera aperta del consigliere comunale di Santa Croce sull’ArnoAlessandro Lambertucci(qui la lettera).
“Con la ripresa – spiega il presidente Cossan -, seppur lenta e parziale, è ripartita in modo virulente l’ordinaria cattiveria di alcuni nostri concittadini che da sempre hanno come arma, lo stesso vecchio cavallo di battaglia politica dell’odio verso gli altri e la non coesione sociale”.
“Sembra quasi fuori luogo doverlo ricordare – dice -, ma dopo 90 giorni di isolamento forzato, i ricordi potrebbero essere un po’ annebbiati: la diffamazione è un reato punito dalla Legge. Le accuse che sono mosse nei confronti dei cosiddetti extracomunitari sono di una gravità inaudita. Ma si sa, finita la pausa dovuta dall’emergenza sanitaria, finisce anche la tregua che questa pausa aveva imposto a certe gente dalla lingua sciolta.
Ci risiamo, ci viene da dire… con il solito lessico, le solite accuse infondate o meglio fondate su delle affermazioni a dir poco fantasiose, tendenziose e diffamatorie. Accuse mirate a racimolare qualche voto qua e là, ma con il solito obiettivo che pur rispondendo alla Sindaca e alla sua giunta finisce sempre per colpire i soliti noti.
Grazie a Dio, molta gente a Santa Croce ha ormai capito il giochino di quella gente che per sentirsi belli e puliti, deve buttar fango sugli altri. Siamo a denunciare l’ennesimo affronto gratuito nei nostri confronti e facciamo notare come quella stessa gente, nei momenti più difficili della pandemia, non ha mai aperto bocca circa il contributo attivo ed effettivo della comunità senegalese alla protezione civile e alla nostra città di Santa Croce sull’Arno.
Anche se siamo ormai vaccinati contro questi colpi bassi targati Lega, invitiamo i santacrocesi a distinguere il buon grano dal cattivo o dalla paglia“.