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Una presenza di carità al tempo del Covid, il progetto a San Donato

1 maggio 2020 | 17:14
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Una presenza di carità al tempo del Covid, il progetto a San Donato
Una presenza di carità al tempo del Covid, il progetto a San Donato
Una presenza di carità al tempo del Covid, il progetto a San Donato
Una presenza di carità al tempo del Covid, il progetto a San Donato
Una presenza di carità al tempo del Covid, il progetto a San Donato

Nato dalla collaborazione tra parrocchia, associazioni e volontari

Una presenza, anche in tempi di distanziamento sociale, che possa aiutare tutti. La parrocchia dei santi Giuseppe e Anna di San Donato, frazione di Santa Maria a Monte, collaborando con tutte le associazioni e gli enti del paese e dopo aver valutato tutte le possibilità da mettere in campo, ha pensato, anche prendendo spunto dal direttore della Caritas della diocesi di San Miniato don Armando Zappolini con il suo progetto Caritas Young, di ideare una “presenza“, creare uno spazio dove due volte alla settimana chi vuole può andare e prendere quello che gli serve: il martedì dalle 18 alle 19 e il sabato dalle 11 alle 12. Il progetto parte da martedì 5 maggio e i punti di raccolta sono l’alimentari Ricci, la parrocchia e gli spazi delle associazioni Fratres e Anspi Camelot.

In molti, nel frattempo, si sono resi disponibili a questa iniziativa temporanea che sia affianca agli sforzi del Comune e all’ottimo lavoro di altre associazioni. Il progetto, nel suo piccolo vuole essere un ulteriore luogo presente nel paese a cui potersi rivolgere. Per condividere e donare, ciascuno ciò che può, basta andare in chiesa tutti i giorni dalle 10 alle 18, nelle sedi delle associazioni il pomeriggio dalle 14,30 alle 18,30 o  all’alimentari Ricci. In più si sono aggiunte due nuove possibilità di supporto: il contatto telefonico con il sacerdote per mantenere riservatezza e anonimato e la modalità “foglio scritto” da mettere nella cassetta postale.

Una presenza, una realtà affinché ci sia un’ulteriore possibilità di dialogo e confronto, prima di qualsiasi altra scelta avventata e rischiosa per la vita delle persone stesse e delle famiglie. La parrocchia e tutti i volontari invitano coloro che si trovano in difficoltà a superare il muro della vergogna e a non peritarsi a chiedere aiuto. La speranza, dicono, è l’ultima a morire e possibilità materiali ed economiche per ora ci sono.

Il progetto è reso possibile grazie a tutte le associazioni e agli enti che si stanno dando da fare, come il gruppo Fratres e all’associazione ANSPI-Camelot di San Donato. “Molte cose – dicono dalla parrocchia, ringraziando tutti coloro che hanno donato qualcosa – vengono fatte nel silenzio e nell’umiltà proprio come ci ha insegnato Gesù”.