Coronavirus, La conchiglia di Santiago sospende gli eventi

Erano in programma al circolo Cheli a San Miniato
Dopo le disposizioni per limitare la diffusione del Coronavirus, anche La conchiglia di Santiago sospende le sue attività pubbliche, in particolare le serate in programma al Circolo Cheli di San Miniato, riunite sotto il nome di I libri diventano spettacolo.
“Ce ne scusiamo con gli spettatori – dicono dalla casa editrice e di produzione cinematografica e teatrale -, ma anche con i protagonisti delle varie iniziative, legate ognuna alla presentazione di libri, come quella su ‘La nostra Urbanina. Avanguardia d’altri tempi’, con, tra l’altro don Andrea Cristiani, figlio dell’inventore di questa straordinaria minicar elettrica. Cornelio e Alberto Rossi (l’attore di Un posto al sole), che insieme a Simone Giglioli avrebbero presentato il bellissimo libro di un sanminiatese di fine 800, come Cornelio Rossi e il suo libro di racconti ‘Ritorno al Novecento’. Poi ancora i due libri sull’Africa, con il Movimento Shalom che ha partecipato a tutte e due le edizioni, cioè ‘Senegal’ e ‘Orestea Africana’. Infine, con Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione Istituto del Dramma Popolare, il libro di Antonio Giordano, ‘Il silenzio dell’angelo’, la storia di un padre medico e del suo rapporto con un figlio affetto da autismo”.
L’unica serata realizzata, è stata quella di venerdì 6 marzo, con Jaurés Baldeschi e il libro da lui curato su Mario Martone. Durante l’iniziativa, anche questa al Circolo Cheli, è stato proiettato, fuori programma, uno dei film brevi di Martone (circa 40 minuti), dedicato alle opere di Caravaggio.
“I particolari dei volti di Caravaggio – concludono da La conchiglia si Santiago de Compostela -, soprattutto in ‘Le sette opere di Misericordia’, conservate al Pio Monte della Misericordia di Napoli, sono il miglior augurio per la soluzione della gravissima crisi sanitaria che l’Italia e il mondo stanno attraversando. Caravaggio mostrava come attraverso la poesia e la cultura ci si possa rialzare, e questo splendido film ne è la dimostrazione più evidente, anche nel degrado più assoluto si annida la luce e la bellezza”.