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Arte urbana sulle vasche del consorzio Aquarno, l’opera contesa tra 4 artisti

5 marzo 2020 | 15:21
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Arte urbana sulle vasche del consorzio Aquarno, l’opera contesa tra 4 artisti
Arte urbana sulle vasche del consorzio Aquarno, l’opera contesa tra 4 artisti
Arte urbana sulle vasche del consorzio Aquarno, l’opera contesa tra 4 artisti
Arte urbana sulle vasche del consorzio Aquarno, l’opera contesa tra 4 artisti
Arte urbana sulle vasche del consorzio Aquarno, l’opera contesa tra 4 artisti
Arte urbana sulle vasche del consorzio Aquarno, l’opera contesa tra 4 artisti

L’evento posticipato al 9 maggio dopo le recenti evoluzioni sul Covid 19

Un’opera di arte urbana imponente, da realizzare su una parete ad angolo di 12 metri di lunghezza sui due lati per cinque metri di altezza. Le pareti sono quelle delle nuove vasche di prima pioggia realizzate all’interno del depuratore Aquarno di Santa Croce sull’Arno, che sono ben visibili dalla strada provinciale Francesca e il progetto si chiama AquArt. Nell’intento del consorzio Aquarno c’è la volontà di integrare l’opera ingegneristica al contesto ambientale, annullando di fatto l’impatto della struttura in cemento. Per fare questo ci saranno quattro artisti urbani che si contenderanno il premio messo in palio e la realizzazione del wall painting. Questa è la novità di quest’anno che si inserisce nelle iniziative che Aquarno porta avanti in occasione della giornata mondiale dell’acqua. Era prevista per il 21 marzo, ma in seguito alle recenti evoluzioni relative al Covid 19, l’appuntamento nella sede del depuratore è stato rimandato al 9 maggio, quando sarà anche proclamato l’artista vincitore.

Gli ultimi sviluppi sul nuovo coronavirus hanno smorzato un po’ il clima festoso che si era costruito intorno all’appuntamento annuale, ma non l’entusiasmo e la voglia di recuperarlo in seguito. Il consorzio Aquarno da anni ha intrapreso un processo di apertura al mondo esterno, cittadini e imprese del territorio per “mostrare quello che viene fatto qui dentro – ha detto il presidente Lorenzo Mancini – per mostrare in modo trasparente che il nostro impianto è di eccellenza. E da quest’anno abbiamo scommesso sul campo dell’arte”. Un ambito che non è proprio della depurazione e che quindi richiede la collaborazione con altri settori del territorio.

“Arte, impresa e territorio – ha spiegato Ilaria Mariotti, direttrice del centro espositivo Villa Pacchiani – è un progetto del comune che mette in relazione ogni anno artisti internazionali con l’attività produttiva del territorio. E il consorzio è un ruolo chiave per capire il processo di produzione. La reazione degli artisti quando vengono a visitare i nostri impianti è di sorpresa. Gli artisti che hanno preso parte a questo progetto sono artisti urbani che realizzano wall drawing anche su commissione. Dopo aver speso una giornata in visita elaboreranno in modo personale l’opera, ci manderanno un bozzetto e una commissione valuterà l’idea migliore e proclamerà il vincitore il 9 maggio”. Gli artisti proposti in origine erano nove, ma dopo una prima scrematura a rimanere in gara sono Etnik, Camilla Falsini, Fabio Petani e Vesod, tutti di caratura nazionale e internazionale.

La coordinatrice del progetto artistico è Alessandra Ioalè, che ha “proposto artisti che hanno una lunga carriera di arte urbana, abituati a intervenire su gradi superfici, che dialogano con lo spazio e con i cittadini. L’idea è quella di restituire all’esterno ciò che viene fatto all’interno”. Chi vincerà otterrà un premio in denaro di 1500 euro e la sua opera sarà visibile entro giugno. Intanto, il Consorzio si sta già muovendo per preparare la parete in modo tale che i materiali utilizzati siano di lunga durata e adatti all’esposizione esterna.

“Negli anni – ha detto Mancini – abbiamo riscontrato sempre più partecipazione alle nostre giornate aperte organizzate in collaborazione con l’Associazione conciatori. Dall’anno scorso abbiamo inserito anche una gara di agility dog che ripeteremo quest’anno e poi nel pomeriggio la corsa podistica inserita nel circuito delle gare non competitive provinciali”.

Ci saranno anche dei trenini che faranno il giro degli impianti e gli speaker che spiegheranno tutto il ciclo di lavorazione e le attività di Aquarno, ma anche di due concerie di Santa Croce. La giornata, completamente gratuita, grazie ai numerosi sponsor che nel tempo hanno dato fiducia al Consorzio.

“La decisione di rinviare la manifestazione è stata presa con dispiacere – ha commentato Aldo Gliozzi, direttore dell’Associazione conciatori. Aquarno e associazioni conciatori sono stati i primi a credere nella giornata mondiale dell’acqua. Dispiace anche per quei circa 500 ragazzi delle scuole del distretto che ogni anno dopo aver partecipato a concorso Amici per la pelle, venivano in visita negli impianti. Quest’anno, dopo il rinvio del 21 marzo, cercheremo di recuperare l’appuntamento. Accostare l’arte della concia con le altre forme di arte è la via che stiamo seguendo. Questa sarà la prima di altre iniziative con l’associazione conciatori legate ad altre forme artistiche”.

E la sindaca di Santa Croce, Giulia Deidda, che non ha potuto partecipare alla conferenza perché impegnata nella gestione dell’emergenza ha rilanciato così: “A Santa Croce il binomio tra ambiente e cultura funziona, Sempre di più si stanno disseminando delle vere e proprie opere d’arte in tutto il territorio e quindi si potrebbe iniziare a pensare a un percorso di arte all’aperto, accessibile a tutti. Una sorta di museo a cielo aperto con le installazioni, magari segnalate grazie a una cartina. L’iniziativa di Aquarno è lodevole perché unisce ancora una volta l’ambiente, la sostenibilità e la cultura”.