Sport Bonus San Miniato, Unione Inquilini: “Il benefattore rinuncia alla privacy”

“La politica di Tolleranza zero sta iniziando a dare i primi frutti”
“Ieri 3 marzo, il Comune di San Miniato ci ha inviato il nominativo del cosiddetto benefattore, che risulta essere una società della provincia di Pisa che tratta rifiuti“. Lo rende noto Luca Scarselli, dell’Unione Inquilini Pisa sezione Valdarno Inferiore, che in nome della trasparenza aveva chiesto di conoscere il nome dell’imprenditore che, con lo Sport Bonus, ha finanziato una palestra a San Miniato.
“La politica di ‘Tolleranza zero’ – per Scarselli – sta iniziando a dare i primi frutti. Nei giorni scorsi avevamo richiesto al Comune di San Miniato di conoscere il nome del benefattore misterioso che aveva donato 50mila euro al Comune per una tensostruttura da destinare a palestra ed, al contempo, avevamo annunciato che non avremmo sopportato dinieghi od omissioni”.
Oltre al nome, l’Unione Inquilini ha ricevuto “una determina dalla quale emerge che il suddetto soggetto ha presentato domanda per il Bonus Sport che permette di ottenere un credito di imposta del 65 % rispetto a quanto donato”. E aggiunge: “Tutta la vicenda ha preso, a causa delle istituzioni comunali, le fattezze di una ‘novella dello stento’. Infatti, il Comune di San Miniato ha continuato a tenersi abbottonato sul nome del benefattore, come se fosse un importantissimo segreto industriale, facendo nascere una specie di alone di mistero che ovviamente non aveva e non ha senso.
Così, siamo a chiedere pubblicamente alla suddetta società di rinunciare alla privacy che gli deriva dalla normativa tributaria e rendere pubblica la propria identità e le proprie motivazioni. In particolare, chi ha donato la suddetta somma di 50mila euro ha diritto al 65 % di credito di imposta e così permette un notevole abbattimento della spesa, ma sarebbero certamente interessanti le motivazioni della decisione, senza ovviamente insinuare niente su tutta la vicenda”.