Agenzia delle Entrate, più di 20 sedi distaccate a rischio chiusura

Mancanza di personale anche a San Miniato, Volterra e Pontedera

Ci sono anche le sedi di San Miniato, Pontedera e Volterra in provincia di Pisa tra quelle che rischiano la chiusura per mancanza di personale, ed Empoli in provincia di Firenze. Sono più di 20 in tutta la Toscana le sedi distaccate dell’Agenzia delle Entrate a rischio. Carenze di organico e accertamenti a rischio, esigenza di assunzioni e di non chiudere gli uffici periferici: per questo i lavoratori e i sindacati dell’Agenzia delle Entrate, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Unsa, Flp) proseguono la mobilitazione dopo le assemblee dello scorso 23 gennaio. E domani, giovedì 6 febbraio, a Firenze partirà un corteo alle 9,30 dalla sede dell’Agenzia delle Entrate in via Santa Caterina d’Alessandria in direzione via Cavour dove dalle 10 alle 12 ci sarà una assemblea e sit-in regionale davanti alla Prefettura, a cui una delegazione di manifestanti domanderà di essere ricevuta.

Gli uffici territoriali, sezioni staccate e sportelli che rischiano di chiudere per mancanza di personale in Toscana sono Montevarchi, Sansepolcro, Cortona e Poppi (Arezzo), Empoli e Borgo San Lorenzo (Firenze), Orbetello, Follonica, Massa Marittima e Pitigliano (Grosseto), Piombino, Portoferraio e Cecina (Livorno), Castelnuovo Garfagnana, Viareggio, Borgo a Mozzano e Pietrasanta (Lucca), Aulla e Pontremoli (Massa Carrara), Pontedera, San Miniato e Volterra (Pisa), Pescia (Pistoia), Montepulciano e Poggibonsi (Siena). Gli ultimissimi dati sui pensionamenti all’Agenzia delle Entrate dicono che nel 2020 andranno in pensione in Toscana oltre 170 persone e – dato che l’organico oggi è di circa 2000 persone – quest’anno si rischia di andare sotto i 1.900, record storico negativo. Così si avvicina il blocco dell’attività dell’agenzia con danno per i risultati da raggiungere per la lotta all’evasione fiscale. Meno soldi dalla lotta all’evasione fiscale vuol dire meno servizi per il cittadino.

Da qui le richieste al governo che arrivano attraverso la Prefettura: i sindacati domani chiederanno al governo il superamento delle carenze organiche e un piano di assunzioni corposo per svolgere a pieno l’attività istituzionali di contrasto all’evasione fiscale altrimenti fortemente limitata, lo stop alla progressiva chiusura degli uffici, in particolare quelli sub provinciali, lo sblocco del salario di produttività, con la contemporanea necessità di avere senza tagli le risorse legate al raggiungimento degli obiettivi delle agenzie, la definitiva soluzione delle problematiche legate al modello organizzativo, compreso quelle relative al finanziamento e ai criteri di selezione del personale per l’assegnazione delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità.

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