Liceo, via Catena è da demolire. I dubbi del Comitato polo scolastico
“L’Amministrazione mette tra le priorità la demolizione e la palestra, senza aver stanziato un euro”
“L’amministrazione comunale mette tra le sue priorità la demolizione del Liceo di via Catena e la realizzazione di una palestra, senza aver stanziato neanche un euro in tal senso. Premesso che chi governa ha il diritto e dovere di decidere, un briciolo di coerenza non guasterebbe”. Lo dice Raffaella Mallamaci del Comitato polo scolastico San Miniato dopo che il consiglio comunale di San Miniato ha approvato una mozione sulla realizzazione nuovo Liceo.
“La realtà di via Catena – precisa Mallamaci – non consente la realizzazione dell’intero polo per 4 aspetti: carenza di aree a disposizione, limiti di utilizzo delle aree, precarietà geologica dei suoli e difficoltà dei collegamenti viari. Per quel che riguarda la carenza di aree il liceo di via Catena si trova su una superficie di 4500 metri quadrati con un’area complessiva di proprietà della Provincia di 13.400. Considerando che la sede di San Donato, di fatto considerata definitiva, era di 3.700, ci chiediamo quanto è lo spazio che necessita per la costruzione di un nuovo Liceo”.
Poi, “Limiti di utilizzo delle aree, cosa significa? Quali sono questi limiti? Caso mai ci sono degli ottimi motivi per cui, invece di comprare nuovi terreni, si trovi il modo di valorizzare gli immobili già di proprietà della Provincia. Buon padre di famiglia docet. Precarietà geologica dei suoli: lo studio Bacelle del 2010 che è tanto caro alla nostra amministrazione, dice testualmente ‘Le indagini geognostiche e geofisiche eseguite permettono di affermare che il sito del Liceo Marconi non è direttamente interessato da movimenti di massa profondi e che le caratteristiche geomeccaniche dei terreni di fondazione sono complessivamente buone, trattandosi di sedimenti di granulosità prevalentemente limoso sabbiosa dotati di medio elevata resistenza al taglio e bassa compressibilità. Per quanto concerne l’aspetto sismico i terreni di fondazione sono ascrivibili alla categoria B ovvero ai depositi sismicamente meno impegnativi’.
L’unico problema di quel terreno è la mancata regimazione delle acque, conseguenza dell’abbandono in cui è stato volutamente lasciato l’immobile. Difficoltà dei collegamenti viari: già ora il trasporto con i pullman è comprensivo sia del Cattaneo che del Marconi, da via Catena c’è una strada alternativa da poter sfruttare per fare defluire il traffico in entrata e in uscita. Il problema dei collegamenti e l’adeguamento del sistema viario si pone sempre e comunque ovunque si voglia fare il Liceo. C’è anche da tener conto che le norme per l’edilizia scolastica chiedono espressamente che le scuole vengano costruite in zone salubri, poco rumorose e lontano da strade importanti, quindi la Tosco Romagnola non è esattamente il massimo. Ci sono altri aspetti che vengono ignorati e che invece sono importanti: le scuole esistenti e in territori collinari possono usufruire di deroghe e le nascite nel Comune di San Miniato dal 2002 al 2018 sono passate dall’11,20% al 6,9%. Ignorare il calo demografico è palesemente una leggerezza amministrativa come lo è stata l’individuazione dell’area a Fontevivo. Il sito è archeologico dagli anni ’30”.