Questa sera (1 marzo) avrà luogo, alle 21 al Circolo Arci di Molino d’Egola l’undicesima iniziativa pubblica del programma di incontri con i cittadini del territorio comunale che Vincenzo Mastroianni sta conducendo in vista delle elezioni primarie del Pd di San Miniato, che si terranno domenica (10 marzo) per la scelta del candidato a sindaco alle prossime elezioni amministrative.

“Il forte aumento delle aree urbanizzate che si è verificato a partire dal secondo dopoguerra anche nel nostro Comune – dice Mastroianni – ha portato ad un aumento degli elementi esposti al rischio idrogeologico. La superficie coperta da edifici negli ultimi 70 anni è più che decuplicata. Questo scenario è stato aggravato dal progressivo abbandono delle aree rurali e collinari, oggi arrivato a livelli drammatici, che ha portato alla cessazione della gestione dei boschi e dei terrazzamenti, facendo venire meno la loro funzione drenante del deflusso delle acque meteoriche e riducendo notevolmente il fenomeno del ruscellamento verso valle, colpevole, ad ogni pioggia, dei repentini aumenti delle portate dei fiumi in pianura e delle frane sui versanti. La pianificazione è necessaria per rendere i territori più resilienti. Dopo le alluvioni dell’Egola degli anni ’90, gli interventi fatti sull’asta fluviale hanno permesso di ottenere ottimi risultati di contenimento del rischio. Dobbiamo riprendere quel lavoro fatto ed estenderlo a tutto il resto del territorio comunale”.

“Utilizzare il suolo in modo sostenibile è una sfida epocale – prosegue – Con opportune forme incentivanti si deve spingere il recupero dell’esistente, nonché l’abbattimento e la ricostruzione di edifici obsoleti. Questo vale anche nelle zone rurali. Ma al tempo stesso l’abbandono del suolo può avere effetti più gravi del suo uso. Se il periodo del Covid può aver rappresentato un indiscutibile motivo di stop a tante azioni, l’enorme occasione creata in risposta ad esso, ovvero il Pnrr, non risulta essere stata assolutamente colta. Nell’azione dell’amministrazione sono stati assenti i piani di rigenerazione abitativa, gli interventi volti all’adattamento, la prevenzione e la gestione del rischio di inondazioni, sulla resilienza e sull’adattamento ai cambiamenti climatici. Venuta meno, in questa fase storica, sociale ed economica, la principale funzione agricola dei suoli, soprattutto per quelli più marginali, frammentati, adiacenti alle aree urbanizzate o alle infrastrutture, per contrastarne l’abbandono e dargli una funzione ambientale sostenibile e condivisa, serve discutere su progetti per utilizzi legati alla prevenzione idraulica, alla mobilità lenta, al contenimento delle emissioni di Co2, alla produzione di energia rinnovabile e, per le zone non fornite da fognatura, sistemi di fitodepurazione”.

“Molino d’Egola, tra le frazioni di San Miniato, per la sua posizione stretta tra il fiume Egola e la fascia collinare risulta particolarmente esposta agli effetti del cambiamento climatico – dice Mastroianni – Serve quindi una riqualificazione delle arginature e delle sponde, per una la loro maggiore fruizione, anche attraverso la creazione di percorsi pedonali, compresa l’ormai improcrastinabile realizzazione della passerella pedonale di collegamento con Ponte a Egola. Nella riorganizzazione della viabilità lungo la statale 67 Toscoromagnola, nel tratto via del Giardino – La Catena, includere anche una soluzione per l’innesto di via San Giovanni Battista. Abbiamo in programma di mettere in atto proposte, azioni e investimenti per rendere le frazioni protagoniste per la cura dei beni comuni, dando un ruolo particolare alle associazioni e ai circoli che le animano”.

“Il primo punto del nostro programma – conclude – è quello di un’azione amministrativa più vicina ai bisogni dei cittadini, fondata sulla qualità dell’ambiente, dei servizi e delle relazioni umane nei territori di frazione. Questa mia campagna di incontri con i cittadini mi è indispensabile per farmi conoscere, per ascoltare, per confrontarmi sulle azioni da intraprendere, per raccogliere suggerimenti e contributi”.