“Il reticolo minore si è rivelato devastante”, Giani chiede più risorse al Ministro in visita

Per deputati e senatori eletti in Toscana, "Musumeci è venuto a fare politica"

Il ricordo delle vittime dell’alluvione ha aperto l’intervento del Commissario straordinario per l’emergenza e presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, in occasione dell’incontro con il ministro della Protezione civile Sebastiano Musumeci, in visita alle zone alluvionate della Toscana.

Tra gli altri, erano presenti il capo Dipartimento nazionale della Protezione civile Curcio, il sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella, il presidente Anci Toscana Matteo Biffoni, il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri e l’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni. Nel corso dell’incontro tutti i rappresentanti delle istituzioni toscani hanno sottolineato la necessità di un’integrazione rapida e sostanziosa delle risorse messe a disposizione dal Governo.

“Abbiamo avuto 8 morti – ha detto Giani – e danni rilevanti in ben cinque delle dieci province toscane. E’ stato colpito anche il cuore economico della Toscana. Abbiamo subito un evento meteorologico come non si era mai visto fino ad oggi e il pericolo maggiore è stato rappresentato dai piccoli torrenti: l’Agna, lo Stella, il Bagnolo, gli altri torrenti del reticolo minore, che però in questo caso si è rivelato rilevante e devastante. Ringrazio il sistema regionale della Protezione civile, il mondo del volontariato, i corpi delle forze armate, le colonne mobili delle Regioni che sono venute in nostro aiuto, i giovani delle scuole superiori che sono venuti da tutta la Toscana ad aiutare. Ora dobbiamo portare avanti tre fronti fondamentali: gli interventi di somma urgenza, cioè la ricostruzione degli argini e la messa in sicurezza del territorio; l’assistenza alle famiglie che hanno subito danni; l’attenzione alle imprese colpite, anche perché i quest’area si trovano manifatture che sono indispensabili anche al settore moda e all’eccellenza dell’export italiano.

Occorreranno risorse perché il territorio possa avere risposte immediate. Oltre 30mila tra famiglie e imprese sono state colpite direttamente dalle esondazioni. Fino ad oggi c’è stata una stretta collaborazione con il Governo, e vorrei continuasse per poter dare risposte concrete alle persone. La volontà è quella di uscirne tutti insieme. Voglio vivere uno spirito di grande collaborazione e spero che prevalga questo clima rispetto alla prospettiva delle polemiche. E’ fondamentale integrare le risorse che sono state finora messe a disposizione per poter ancora completare i lavori di somma urgenza, mettere in sicurezza il reticolato idrico minore e poi abbiamo bisogno che si traduca l’ordinanza anche in legge per poter sospendere i contributi previdenziali, i pagamenti, le imposte perché chi è stato danneggiato possa vivere con uno spirito di supporto la prospettiva di ricostruzione”.

Il Pd

Per i deputati e deputate, senatrici e senatori del Pd eletti in Toscana Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Arturo Scotto, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Christian Di Sanzo, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli, “Il ministro Musumeci è venuto oggi a Campi Bisenzio a fare politica”.

Perché “Lo abbiamo ascoltato minimizzare il problema del cambiamento climatico, che a suo dire va accettato come fatto ordinario, cercare di addebitare agli enti locali toscani la responsabilità della mancata realizzazione di opere idrauliche essenziali e alle imprese quella di non essersi assicurate. Il Ministro forse non sa che negli ultimi anni sono stati spesi 85 milioni di euro per opere sul reticolo minore della piana fiorentina. L’incontro di oggi con Giani, gli amministratori locali e i parlamentari era finalizzato non a imbastire sterili polemiche bensì a effettuare una prima ricognizione dei danni prodotti dall’alluvione e una stima provvisoria delle risorse necessarie per ripararli.

Come parlamentari utilizzeremo tutti gli strumenti d’aula, a partire dagli emendamenti alle leggi di conversione di decreti attualmente all’esame delle camere, per reperire le risorse occorrenti. Se per questa via non otterremo ascolto, e se nel frattempo il governo non avrà emanato un decreto legge ad hoc adeguato, ci batteremo anche in sede di legge di bilancio per avere la certezza di indennizzi totali e tempestivi. Intanto diciamo a Musumeci che ha ragione quando dice che fenomeni come questi sono responsabilità degli ‘uomini’, in primis quelli che sono al governo, che si sono segnalati nei mesi scorsi per l’assenza di azioni concrete contro il cambiamento climatico e per i tagli da 1 miliardo e 300 milioni ai capitoli del Pnrr sul dissesto idrogeologico”.

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