Su sbarchi e migranti, “la strategia di Meloni e della destra al Governo è fallimentare”

"I sindaci dell'Unione sono stati convocati dalla Prefettura di Firenze per affrontare l’emergenza. Esattamente come era successo nelle estati dal 2015 al 2018"

“Nei primi sei mesi del 2023 ci sono stati quasi 70mila sbarchi a fronte di meno di 30mila in tutto il 2022. Bastano questi numeri per dimostrare che la strategia di Meloni e della destra al Governo è fallimentare“. A dare i numeri sono i sindaci dei Comuni dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa.

“Tutti i sindaci del nostro territorio – dicono – sono stati convocati dalla Prefettura di Firenze per affrontare l’emergenza migranti. Esattamente come era successo nelle estati dal 2015 al 2018, i numeri degli sbarchi già avvenuti e che avverranno nei mesi estivi preoccupano per l’entità dei numeri e la difficoltà a reperire strutture disponibili e soggetti gestori affidabili. La presidente del consiglio Giorgia Meloni e il suo partito, Fratelli d’Italia, dopo aver fatto per anni propaganda sulla pelle dei disgraziati, aver incitato l’odio nei confronti degli stranieri e aver preso voti al grido di ‘chiudiamo i porti’, oggi scoprono la differenza tra il populismo facile e la difficoltà di gestire un fenomeno così complesso”.

“A noi sindaci – aggiungono – vengono chiesti senso di responsabilità e disponibilità a collaborare, a essere terra di accoglienza e spiegare ai nostri cittadini che nessuno può essere lasciato a morire in mare. Niente di nuovo per quanto ci riguarda perché non ci siamo mai tirati indietro e abbiamo anzi costruito, a livello di Empolese Valdelsa, con i soggetti del terzo settore del nostro territorio un sistema di accoglienza non emergenziale ma che consente davvero l’inserimento dei nuovi cittadini. Cercheremo di affrontare anche le prossime settimane di difficoltà con uguale concretezza e umanità. Ma prima di tutto chiediamo a Meloni e al suo partito di dire la verità, di dire ‘abbiamo sbagliato’, non è vero niente che l’immigrazione si può fermare e che senza una politica seria che gestisce i flussi in entrata in modo regolare e supera la stortura dei CAS (centri di accoglienza straordinaria) continueremo a creare insicurezza sociale e disagio nelle nostre comunità.

Se il Governo vuole che il nostro territorio accolga altre persone, deve stanziare le risorse necessarie per farlo in modo dignitoso, altrimenti ci ritroveremo ad avere centri sovraffollati e a stipare come bestie le persone, con il risultato di creare contesti ad alto rischio per chi li vive e il rifiuto delle nostre comunità ad accogliere, venendo meno a quelle esigenze di sicurezza a cui noi teniamo non a parole ma nei fatti concreti”.

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