Psichiatra uccisa, Seung non vuole la perizia

Situazione di stallo: da capire come procedere

Gianluca Paul Seung ha rifiutato la perizia psichiatrica. Anche se, al momento, sono sconosciute le ragioni,  essendo fondatore dell’Adup (associazione difesa utente psichiatrico), una sorta di Antipsichiatria, era immaginabile che si opponesse alla “visita”.

“Era lucidissimo”, ha spiegato il professore Alessandro Meluzzi, consulente della difesa, chiamato a valutare sia la capacità di intendere e volere che quella di stare in giudizio del 35enne di Torre del Lago in carcere dopo l’omicidio della dottoressa Barbara Capovani a Pisa.

Seung, in carcere a Sollicciano, doveva essere valutato ieri e nei prossimi giorni, oltre che da Melluzzi, anche dai Rolando Paterniti, Renato Ariatti e Stefano Ferracuti, ma non ha voluto incontrare gli psichiatri.

Una decisione, quella dell’indagato, che ha spiazzato tutti: a questo punto il collegio dei periti potrebbe o interrompere le perizie o procedere ad una relazione basandosi sulle varie perizie a cui Seung è stato sottoposto in passato, tutte con esito diverso. 
“Abbiamo potuto conferire con lui solo attraverso la porta della cella – ha aggiunto Meluzzi – e, ripeto, era molto lucido, anche se questo non significa non essere pazzo”

 

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