Inchiesta Dda, rilancio del distretto, ambiente e legalità nel documento sul tavolo del Pd provinciale

Le richieste dei dem: più controlli, sede Arpat a Santa Croce sull'Arno e il piano regionale dei rifiuti speciali

Il documento per il rilancio del distretto conciario dopo la bufera per l’inchiesta della Dda è appprovato questa mattina sul tavolo della direzione provinciale del Pd. A spiegarne i contenuti è il segretario comunale di Santa Croce sull’Arno, Ivetta Parentini.

“Dopo una riflessione interna che è stata allo stesso tempo molto critica e costruttiva – dice – come partito locale, abbiamo deciso di non abbandonarci allo sconcerto e di concentrare le nostre energie in un progetto che tendesse a coniugare le esigenze di tutela della salute dei cittadini e della sostenibilità ambientale con il rilancio del nostro distretto industriale, che da sempre si è contraddistinto come eccellenza industriale di questa Regione, per patrimonio di buone pratiche, conoscenze, esperienze e promozione umana, che sono assolutamente da continuare a proteggere e preservare”.

“Sotto la coordinazione del partito a livello regionale e provinciale – prosegue la nota del segretario –  abbiamo sintetizzato le nostre proposte in un documento che abbiamo poi messo a disposizione di tutti e sono molto contenta che questo lavoro sia stato condiviso, sia dal comprensorio, che ci sta dando una grande mano in questo percorso, che dal partito provinciale che ha fatto proprie molte delle proposte di rilancio da noi espresse e che sono entrate poi a far parte del documento che sintetizza le posizioni di tutta la provincia sull’argomento e che la commissaria Valeria Valente ha presentato a nome del partito provinciale alla direzione di questa mattina”.

“Per noi è fondamentale, in funzione di una prospettiva futura, che siano messe in campo una serie di azioni che vanno dal rafforzamento dei controlli da parte degli enti preposti e una maggiore trasparenza della pubblicità dei dati raccolti; rafforzamento della governance designata dalla parte pubblica, i cui rappresentanti dovranno essere portatori di competenze ancora più specifiche; la riconferma della centralità del polo tecnologico conciario come fulcro fondamentale a servizio del settore conciario-calzaturiero nel campo della formazione e della ricerca, garantendone lo sviluppo anche attraverso l’inderogabile rispetto del recente protocollo per il suo ampliamento; la riproposizione, oggi più che mai necessaria, che la sede Arpat, sia realizzata a Santa Croce, come, stabilito tanti anni fa, in un accordo per la realizzazione della Casa della salute e dell’ambiente sottoscritto con destinazione di finanziamento, tra il Comune di Santa Croce sull’Arno, Regione, Asl e Arpat; la necessità irrinunciabile che la Regione definisca il piano regionale dei rifiuti speciali e dia indicazioni precise rispetto alle destinazioni finali di smaltimento, individuando territori omogenei che abbiano, come il nostro, capacità tecniche, impiantistiche e competenze specifiche che possano risolvere organicamente l’annoso tema dei rifiuti”.

“Al lungo faticoso e virtuoso percorso del distretto di Santa Croce sull’Arno manca un ultimo miglio – prosegue Parentini – che sarà in parte colmato con l’ultimazione dell’accordo di programma-tubone, ma che necessita di un quadro certo che il legislatore deve fornire per il possibile riutilizzo finale della parte residuale del ciclo depurativo. Sul grande tema della legalità è urgente senza dubbio la necessità di potenziare il tavolo di distretto, che da sempre attenziona fenomeni di illegalità, ma che necessità di una maggiore istituzionalità, anche attraverso un proprio statuto aggiornato che ne indichi con precisione finalità e funzioni insieme alla definizione della sua governance e dei metodi di operatività. E come partito locale riteniamo necessario richiamare le istituzioni pubbliche del territorio alla stretta osservanza dei codici di comportamento e della prescrizione di avviso pubblico”.

“Al fine di valorizzare questo percorso, in cui crediamo fortemente, alle proposte devono essere date delle gambe, per questo chiedo ufficialmente alla direzione regionale – conclude Parentini – di supportarci e di farsi portatrice delle nostre istanze ai livelli superiori, sia istituzionali che politici, del Partito Democratico”.

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